G. A. Romero spiazza lo spettatore con la sua ambiguità, oscillando tra realismo, simbolismo e ironia: l'ambientazione riproduce la quotidianità del '68, ma è resa straniante da un esercito di cadaveri che avanza verso la macchina da presa, incubando l'immaginario collettivo dei non-morti. E' la metafora della caccia alle streghe, scatenata dal maccartismo anti-comunista in piena Guerra Fredda, e delle tensioni che sconvolgono gli USA, come la guerra in Vietnam, i conflitti razziali, le rivolte studentesche, operaie, sessuali, puntando il dito contro il capitalismo borghese. Alla fine, l'ipocrisia delle istituzioni rivela il funerale dell'American Dream.

NIEVO A - AULA16