Nel mondo di Dolan una sorta di stream of consciousness rivela i contrasti tra i personaggi, in una epopea drammatica senza filtri. Le emozioni sono messe a nudo, creano un legame ambiguo tra passione, istinto, calcolo. Ne emerge il ritratto di una gioventù vissuta con furore, raffigurata con tecnica millimetrica nell'uso del colore, la cui funzione simbolica provoca la sospensione della dimensione spazio-temporale e la ricerca di una identità sessuale, di un rapporto tra generazioni, di un affetto, di una Madre, ma anche il desiderio e l'attrazione per l'Altro. L'estasi dell'innamoramento è cucita addosso ai personaggi dal montaggio spezzato. Dolan rivendica, in tal modo, il diritto alla eccentricità, la libertà di essere diversi. Le sue storie di violenza domestica utilizzano il thriller per parlare di famiglie disfunzionali come microcosmi di odio, ambivalenza, rimozione del reale. Eppure, accanto al Verismo, la restrizione di campo ricalca la tensione emotiva dei personaggi in una sorta di effetto claustrofobico, dilazionando l'angoscia nel moltiplicarsi di primi piani e dettagli dei volti. Hitchcock? Bergman? Truffaut? Macché. Solo Xavier Dolan.
NIEVO B - AULA 1
NIEVO B - AULA 1
- Teacher: Sergio Amurri